Oltre a tonificare i muscoli e favorire una postura corretta, questo sport è anche utilissimo per lo sviluppo emotivo.
Il cavallo è uno dei grandi desideri di quasi tutti. Un animale tanto grande da incutere timore e al tempo stesso così delicato da essere guidato a fare cose eccezionali!
L’equitazione, oltre ad essere uno sport utilissimo per la crescita psico-fisica, ha un “surplus” importante, avere a che fare con qualcosa di vivo, che respira, mangia e pensa e non con un oggetto o uno strumento (come nel caso di tutti gli altri sport individuali) aggiunge a questa attività qualcosa di importante anche a livello affettivo ed emozionale, che può anche creare una relazione da portare avanti per tutta la vita.
Bisogna non solo imparare a stare in sella, ma anche a non aver paura di un animale “imponente”; bisogna imparare a muoversi attorno ad esso, a conoscere ciò che gli piace e ciò che gli dà fastidio, ad entrare in sintonia con un essere pensante che reagisce in maniera diversa da noi.
E’ molto importante iniziare a relazionarsi con cavalli proporzionati alle nostre dimensioni, se siamo in presenza di un bambino, l’approccio iniziale sarà con un pony, mentre in presenza di un adulto ci sarà un cavallo di dimensioni maggiori.
L’equitazione è uno sport che offre molteplici benefici:
Favorisce una corretta postura, in quanto insegna a tenere una posizione perfettamente eretta e corretta della schiena, del tronco e della testa.
Contribuisce a sviluppare la muscolatura dorsale, fondamentale per sostenere la colonna vertebrale, i quadricipiti e bicipiti femorali nelle gambe, gli addominali per sostenere l’andatura del trotto, le braccia e le spalle per comunicare con la bocca del cavallo.
Tonifica i muscoli dei glutei e delle cosce (specie quelli interni che in genere “lavorano” poco)
Aiuta a mantenere la testa in posizione eretta prevenendo posture sbagliate che causano disturbi alla cervicale.
Per non parlare dell’apprendimento del concetto di ALTERITA’, che l’equitazione è uno dei pochi, se non l’unico sport, che concede la possibilità di apprendere il concetto di altro, come diverso da noi ma non necessariamente come una minaccia, quindi crea nel giovane atleta la capacità di vedere negli altri una risorsa invece che una minaccia, abbattendo così il pregiudizio normalmente insito nelle persone!