La sottomissione e l’impulso sono direttamente collegati, perché sono i due aspetti cardine dell’allenamento del cavallo. La mancanza di un atteggiamento sereno e di disponibilità al lavoro da parte del cavallo, provoca un dispendio di energie eccessivo, senza però produrre nessun vantaggio al lavoro svolto. Un impegno simmetrico della muscolatura e l’accettazione del lavoro producono l’ottimizzazione del lavoro e un minimo dispendio di energie.

Solo una sottomissione serena riesce a sviluppare un buon impulso e una resa efficace da parte del cavallo. Una buona sottomissione si esprime dall’accettazione della gamba che crea energia e dall’accettazione della mano che con le redini raccoglie questa energia grazie all’accettazione dell’imboccatura. In questo modo si otterrà un appoggio costante e leggero sull’imboccatura.

difese alla sottomissioneIl cavallo che si pone contro la mano, affretterà il ritmo di battuta dell’andatura, sovraccaricando l’avantreno, consumando energia e non producendo nessun beneficio per il movimento. In questo modo non permetterà la leggerezza del treno anteriore e di conseguenza sarà meno disposto ad affrontare le richieste di direzione e di transizioni. Irrigidendo la mascella e il collo sarà meno elastico.

Un cavallo sopra la mano invece, inarca la schiena disperdendo così gran parte dell’energia, ricevendo i contraccolpi su tutto l’arco dorsale che alla lunga può portare anche a patologie dorsali.

Sottraendosi alla mano, si disperde comunque energia irrigidendo il collo e la ganascia inarcando la schiena. Il cavalo che si “traversa”, sposta la groppa da un lato per la troppa spinta di uno dei due posteriori, sovraccaricando una spalla e sbandando durante le girate ed i circoli.

Tutte queste difese, spesso sono causate da problematiche fisiche o morali e richiedono una grande abilità e pazienza per risolverle, affidare il cavallo ad un cavaliere esperto per qualche tempo può essere la soluzione più rapida per risolvere questi problemi, altrimenti concordando con l’istruttore degli esercizi correttivi da fare in casa porterà via un po’ di tempo in più ma avrete la soddisfazione di averlo aiutato voi stessi!

La collaborazione del cavallo nasce dalle esperienze positive e dal corretto insegnamento degli esercizi. Il lavoro, infatti, quando produce tonicità muscolare e resistenza al lavoro, provoca nel cavallo piacere, proprio come accade a noi. Mentre un lavoro stressante e faticoso con la conseguente produzione di acido lattico e sovraffaticamento muscolare provocherà nel cavallo un rifiuto al lavoro e un dolore che farà passare la voglia al cavallo di ripetere il lavoro la volta successiva!

In pratica la sottomissione va interpretata come accettazione e non come imposizione.

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