L’istruttore è sempre un esempio per i suoi allievi, sia nei comportamenti positivi che in quelli negativi. Specialmente quando si tratta di comportamenti scorretti, deve essere imperativo il ruolo dell’istruttore in una posizione di scoraggiamento nell’utilizzo di qualunque forma di doping. Sia per quanto riguarda il doping del cavallo che quello del cavaliere.
Poiché l’uso dei farmaci dopanti crea una disparità nelle performance degli atleti è un modo scorretto di affrontare la gara. Questi trucchi devono essere banditi e le persone che ne fanno uso vanno allontanate.
Mentre la lista delle sostanze considerate doping per gli umani si può trovare nel sito ufficiale della WADA l’associazione mondiale anti droga, tutti i farmaci e le sostanze considerate doping per i cavalli si trovano nel sito della FEI oppure nei siti delle federazioni nazionali come la FISE.
Tuttavia se un cavallo o un cavaliere stanno assumendo dei farmaci per qualche motivo fisico, dovranno farsi rilasciare l’appropriata documentazione medica prima dell’inizio della competizione. In maniera da non venir multati per doping.
Gli standard dei controlli anti droga negli ultimi anni si sono modificati per essere in linea con gli standard della FEI per le competizioni internazionali. I nuovi sistemi prevedono un aumento dei controlli anti-doping per le competizioni riconosciute di tutti i livelli. Tutte le sostanze presenti sulla lista del doping sono considerate sostanze proibite. Poi vengono suddivise ancora in due gruppi, quelle assolutamente vietate e quelle considerate farmacologiche, che sotto prescrizione medica possono essere somministrate in maniera controllata. A volte capita di avere delle esenzioni per dei farmaci terapeutici ma mai per una sostanza vietata.
Eticamente è impensabile partecipare ad una competizione con l’aiuto di sostanze vietate e aspettarsi di essere considerato al pari degli altri atleti. Il doping non è altro che un artifizio che pone gli atleti non meritevoli in una condizione di vantaggio sugli altri che si sono allenati duramente più a lungo e con più costanza per arrivare ai risultati meritati. In sostanza, l’utilizzo del doping è sbagliato e scorretto. È il modo più subdolo di vincere una competizione.
Utilizzando le sostanze vietate per vincere una competizione si premia la scorrettezza e non vince l’atleta migliore ma la droga più forte!